Record di caldo in Alaska!

Caldo fuori norma, mancanza di piogge, problemi numerosi per la vegetazione, sembra che stiamo parlando del clima dell'Italia, che anche quest'anno non ha voluto privarsi di qualche mese sopra la media del periodo (fra i tanti al momento possiamo sicuramente annoverare febbraio e ancor più marzo), ma in realtà stiamo parlando dell'Alaska che attualmente è una delle nazioni che sta maggiormente risentendo dei cambiamenti climatici su ampia scala.

In Alaska in questo periodo si dovrebbe essere ancora in pieno inverno con temperature notevolmente al di sotto dello zero su gran parte del territorio, ma se andiamo ad analizzare le temperature che si stanno registrando in questi giorni possiamo segnalare un sopra media davvero assurdo, pari addirittura a 10 gradi sopra le medie stagionali.

Pensate che proprio in questi giorni la città di Delta Junction ha toccato una massima di +15 gradi, a un passo dal record storico del marzo 1981, oppure che la cittadina di Barrow, che in questo periodo solitamente fa registrare temperature minime prossime ai 20 gradi al di sotto dello zero, in questi giorni ha faticato a scendere al di sotto di esso, attestandosi sul grado sotto zero.

Il volume del ghiaccio sta gradualmente diminuendo e in modo molto rapido, tant'è che molti scienziati affermano che attualmente lo scioglimento è stato pari al 50% della massa di ghiaccio preesistente. 

Quali le cause? 

Beh indubbiamente fra i principali fattori vi è la formazione e la successiva insistenza di anticicloni stazionari sulla costa occidentale degli Stati Uniti, che recentemente è stata collegata alla presenza del famoso "blob" Pacifico, ovvero alla presenza di una vasta area con temperatura dell'acqua nettamente al di sopra della media.

Quest'ultima, secondo numerosi ricercatori, ha provocato anche un aumento dei livelli di ozono negli Stati Uniti occidentali con un conseguente impatto anche sulla qualità della vita dell'uomo.

 

02-04-2019

 

Gianni Ferri Bontempi